Il Presepe di quest’anno offre un annuncio inserito nel contesto del Giubileo Straordinario della Misericordia voluto da papa Francesco.In primo piano la Natività con il Bambino Gesù nell’atto di benedire chiunque voglia sperimentare l’Amore tenerissimo del Dio fatto uomo. I simboli che emergono dalla rappresentazione, vorrebbero sottolineare il dono speciale fatto da Gesù che è “il volto della misericordia del Padre” (Misericordiae Vultus, n.1):
Durante la notte si vede proiettata l’immagine di un Crocifisso di Salvador Dalì, “Cristo di San Giovanni della Croce”. In questo modo si vuole evidenziare il dono totale di Gesù dal quale sgorga il fiume di misericordia. Gesù appeso alla croce è visto dalla prospettiva cara al mistico Giovanni della Croce, ossia dallo sguardo del Padre che dona il Suo Figlio per l’umanità, rappresentata dalla terra in basso.
Nel Presepe, alla base del Crocifisso, si può notare sia una montagna (immagine del Golgota) sia una sorgente. L’acqua che sgorga, attraversa tutta la terra e rappresenta il fiume di acqua e sangue che sgorga dal costato di Cristo Crocifisso e che rinnova la faccia della terra: una misericordia donata al mondo.
Il fiume del presepe parte da Gesù e porta a Gesù che è Alfa e Omèga, inizio e compimento della nostra storia. La nostra vita scaturisce dalla misericordia di Dio e porta alla misericordia.
Tutti i personaggi del presepe sono messi a contatto con l’evento dell’Incarnazione ma lasciati liberi di visitare o meno la capanna di Betlemme. Le attività, le relazioni di ogni giorno e le abitazioni degli uomini sono santificate dall’umanità di Gesù che rende possibile le nozze mistiche tra il divino e l’umano.