Un cammino di conversione a Dio «dalla testa ai piedi che deve coinvolgere tutta la persona» in questo itinerario quaresimale e che ha avuto inizio con il Mercoledì delle Ceneri. Periodo fatto anche di segni come la cenere sparsa sulla testa o la lavanda dei piedi che Gesù compie nei confronti dei discepoli nell’Ultima Cena «perché deve coinvolgere tutta la nostra persona». Lo ha ricordato alla comunità parrocchiale e ai confratelli della Sacra Spina e del Gonfalone questa sera il parroco don Domenico Spagnoli a quanti hanno gremito la chiesa di Santa Maria Maggiore durante la celebrazione eucaristica di apertura a questo tempo di avvicinamento alla Pasqua. «Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris» (Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai): queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte.
Don Domenico ha chiesto a tutti di iniziare questo cammino in umiltà: «Non siamo nulla e non c’è cambiamento se non impariamo a essere umili, a farci piccoli». E così il capo che viene cosparso di cenere per iniziare un cammino di purificazione della nostra vita così come di ha insegnato il tempo passato: la cenere serviva a restituire cadore, pulizia, igiene. «Una comunità in cammino che riprende la strada dell’umiltà – ha affermato il parroco – perché l’odio si serve delle persone mentre l’amore si mette a servizio dell’amore e degli altri».
La Confraternita in questo periodo si deve impegnare ad «imparare ad amare». E’ la missione che ha assegnato il nostro parroco e assistente anche ai confratelli, presenti questa sera in gran numero, perché il tempo di Quaresima è tempo di preparazione imparando a rinunciare a qualcosa per amore. «Bisogna saper accettare il cammino penitenziale per fare spazio a Dio perché confidiamo in Lui in questo tempo così propizio e profondo» ha affermato don Domenico concludendo l’omelia.
Prima della Liturgia eucaristica l’imposizione delle ceneri del parroco, aiutato per la prima volta dal confratello Sante Monteferrante, che svolge il ministero dell’accolitato. Il maestro delle cerimonie della Confraternita Valter Marinucci ha diretto le varie fasi della liturgia eucaristica.