Il Gruppo Famiglie parrocchiale è un gruppo che si propone di approfondire e conciliare le varie problematiche inerenti alla famiglia, confrontandosi sempre con la Parola di Dio, dalla quale attinge a piene mani, per individuare la via migliore per affrontarle e se possibile superarle.
Attualmente vi aderiscono una quindicina di famiglie, sia giovani che meno giovani, ma che creano il giusto mix di esperienze e di entusiasmi da condividere, con una buona continuità nelle presenze agli incontri formativi. Il gruppo si ritrova solitamente l’ultimo sabato del mese dopo la messa serale, presso la sede dell’azione cattolica, da ottobre a maggio, inoltre ci sono altri momenti di condivisione durante l’anno (festa della famiglia a Natale, qualche uscita in montagna, adorazione eucaristica animata dal gruppo, partecipazione a varie iniziative della Parrocchia, uscita annuale a conclusione degli incontri). Gli incontri sono tenuti dal nostro parroco don Domenico che quest’anno ci ha illustrato alcuni brani dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”; abbiamo avuto modo di allargare il nostro sguardo e ravvivare la nostra consapevolezza sull’importanza del matrimonio e della famiglia. Naturalmente nel gruppo non si trovano le soluzioni preconfezionate ai vari problemi che di volta in volta scaturiscono dalle riflessioni e condivisioni: è il confronto fra di noi e con la Parola che accompagna ogni famiglia ad individuare quale possa essere il percorso migliore nell’affrontare le varie difficoltà, a trovare strade diverse e le soluzioni più opportune. E’ per tutta questa serie di motivazioni che voglio rinnovare l’invito ad altre coppie e famiglie ad aderire al gruppo e condividere così assieme a noi questa bella e proficua esperienza.
Come ogni anno, a conclusione del percorso fatto, organizziamo una due giorni fuori e il 15-16 luglio scorso siamo stati a visitare la città di Napoli, “Antico crocevia di culture”. Ci siamo recati appena giunti in città alla Certosa di San Martino che sorge nello scenario incantato e sognante del belvedere di San Martino. Abbiamo abbracciato in un solo sguardo Napoli e l’intero golfo: è in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città è uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca. Dalla certosa siamo scesi nei famosi quartieri spagnoli dove l’aroma di caffè o del ragù che sale dai bassi e la musica che arriva dai palazzi avvolge i vicoli di un’aria popolare ed autentica; luoghi affascinanti di Napoli da scoprire poco a poco perdendosi nel suo fitto labirinto di vicoli e strade. Napoli è un luogo dalle mille contraddizioni e che dietro ai grandi monumenti ed alle piazze nasconde il volto più vero ed autentico di una città che si inerpica tra vicoletti colorati, pieni di panni stesi e di signore che dai balconi sollevano cesti di vimini con la corda per portare su la spesa o qualunque altra cosa. Quei quartieri, troppo spesso considerati come zona pericolosa, ci sono sembrati degni di una visita non foss’altro per la solidarietà che si percepisce e il rapporto umano molto ravvicinato. Abbiamo fatto sosta nella chiesa di Sant’Anna di Palazzo per celebrare la Santa Messa. Dopo aver degustato una pizza napoletana, abbiamo fatto un giro panoramico in autobus per poi recarci a far visita al Duomo che conserva le reliquie del santo patrono della città. Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, che sotto un profilo culturale, ospita infatti tre volte l’anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro. Dal Duomo abbiamo percorso via San Gregorio Armeno, famosa per le botteghe artigiane di presepi e lungo la strada ci siamo divisi: un gruppo è andato ad ammirare il capolavoro di Giuseppe Sanmartino, il Cristo velato conservato nella cappella Sansevero di Napoli: l’opera, realizzata nel 1753, è considerata uno dei maggiori capolavori scultorei mondiali quasi una persona vera coperta con un lenzuolo di seta: i piedi, le mani, la vena sulla fronte sembrano reali: emozione unica! Un altro gruppo ha proseguito lungo la via per visitare la chiesa di San Domenico, il monastero di Santa Chiara e la chiesa del Gesù dove è conservato il corpo di Giuseppe Moscati. Dopo una giornata di cammino e temperature sopra la media abbiamo preso la via per l’Eremo di Camaldoli per la cena e il pernottamento. L’eremo ha affascinato un po’ tutti: il silenzio regna sovrano, le celle monastiche dove abbiamo dormito, il panorama …. abbiamo potuto ammirare Napoli, il Vesuvio, il golfo… di giorno e di notte in tutta la sua bellezza …. uno spettacolo!!! La domenica mattina dopo colazione il gruppo si è diviso per far visita al Museo di Capodimonte e alle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso. Nel Museo abbiamo potuto ammirare grandi maestri italiani: Masaccio, Tiziano, Raffaello, Parmigianino, Carracci, oltre ad un’autrice che penso abbia colpito un po’ tutti: Artemisia Gentileschi. Oltre ad affascinarmi per le sue opere, mi ha colpito la sua storia: una donna che ebbe modo di far fruttare il suo talento nonostante i limiti imposti alle donne di quei tempi; una donna determinata, coraggiosa, capace di lottare a costo della propria vita per dimostrare di esistere. Questa donna non ha avuto una vita facile eppure ha lottato per guadagnare i suoi diritti …. insomma una bella storia! Chi è andato alle catacombe ha potuto constatare come tra la Neapolis greca e la città di oggi non ci sono millenni, ma metri di sottosuolo; il passato fa capolino in diversi punti della città presente. Tra modi di dire, devozioni e rituali antichi, il dialogo con i defunti accompagna da sempre la vita della città e dei napoletani! Dopo aver ammirato cotanta bellezza siamo tornati all’Eremo per gustare un buon pranzo e nel pomeriggio siamo stati liberi di continuare la visita al centro di Napoli. Che dire ….due giorni intensi….vissuti insieme accompagnati da Cristo, superando ogni fatica, lasciandoci stupire dalla bellezza e lodando Dio per i numerosi doni ricevuti!
Rosaria Baiocco