Quest’anno la festa dell’Assunta a Santa Maria si è arricchita della presenza e della preghiera dell’Arcivescovo che ha cercato un’occasione per incontrare non solo i parrocchiani ma anche i turisti presenti nella nostra città di Vasto. Oltre che presiedere la S. Messa serale, Padre Bruno ha accettato l’invito a guidare la preghiera del Vespro solenne con la Confraternita della Sacra Spina accompagnato nel canto dall’organo settecentesco suonato dal giovane Marco Vallese. La prima parte dunque della serata è stata vissuta con la preparazione del cuore alla liturgia attraverso i salmi e il canto del Magnificat a cui è seguito un corteo verso la statua della Vergine: tutti attorno alla balaustra a valva hanno intonato un canto di saluto alla Madonna prima di prepararsi per la S. Messa.
Alle 19:00 la processione di ingresso alla solenne Celebrazione con la chiesa ormai al completo sia di vastesi che di turisti desiderosi di quel ristoro che solo la preghiera può donare . Tutta la liturgia sembrava indicare la pienezza di vita già realizzata in Maria Assunta in cielo: i colori degli abiti, il profumo dell’incenso, le luci dei ceri e le voci del coro guidato dal M° Francesco D’Annibale hanno fatto nell’insieme da cornice a quel Gesù Vivo annunciato dall’Arcivescovo. Padre Bruno ha indicato la bellezza della vita cristiana riferendosi a Maria come modello di speranza e di gioia , primizia di quel compimento che in tutti deve realizzarsi. Il cristiano non può fare a meno di Maria perché solo guardando lei comprende lo stile della piccolezza che si lascia raggiungere dallo sguardo amorevole di Dio, Colui che compie in tutti gli umili il miracolo della redenzione. Nell’omelia Padre Bruno ha ricordato come nel Magnificat vi sono in greco undici verbi all’aoristo, proprio per sottolineare che quelle azioni di Dio erano valide nel passato, ma continuano ad essere attive ancora oggi e nel futuro: ha rovesciato e rovescerà i potenti dai troni, ha innalzato e innalzerà gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati e li ricolmerà…
L’invito dunque è quello a fidarsi del Dio conosciuto e testimoniato da Maria, la Madre di Gesù che seguendo il Figlio sotto la croce ha potuto anche seguirlo nella gloria del Paradiso già in anima e corpo. Ognuno perciò si lasci attrarre dalla bellezza del Vangelo per non arrendersi nella lotta quotidiana pieni di fiducia in Colui che non dimenticherà i suoi servi fedeli.
Servizio Video di Nicola Cinquina