Un pellegrinaggio di comunione

Un pellegrinaggio di comunione

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Dal 23 al 27 ottobre la nostra Comunità di Santa Maria Maggiore con la parrocchia di San Giuseppe ha vissuto un pellegrinaggio a Fatima in occasione del centenario delle apparizioni. I 49 pellegrini hanno visitato i luoghi delle apparizioni, le case dei pastorelli Francesco, Giacinto (oggi Santi) e Lucia, la casa natale di Sant’Antonio a Lisbona insieme ad altri luoghi della Regione. Le giornate calde e luminose hanno reso più piacevoli le visite e aiutato i partecipanti a contemplare i paesaggi che hanno fatto da sfondo alle visioni dell’Angelo del Portogallo e di Maria ai veggenti. Il messaggio all’insegna delle tre “C” che riassumono l’esperienza è stato riconsegnato con tanta fiducia: Corresponsabilità, Coraggio, Carità. La corresponsabilità viene richiesta ai pastorelli nel accompagnare le persone con il sacrificio personale perché nessuno si perda, nessuno si allontani da Dio: nel mistero di comunione ogni cristiano pregando e vivendo da discepolo di Gesù può sostenere il cammino del fratello ed essere consolazione per i cuori di Gesù e Maria feriti dall’indifferenza e dai peccati. Il coraggio dei veggenti nel testimoniare la loro fedeltà alla Signora del Rosario – affrontando anche la diffidenza e le calunnie dei “grandi” – è sprono per tutti a superare quel timore che porta spesso a tacere sul male che vediamo. Il coraggio è un’altra peculiarità del messaggio di Fatima: non si ama davvero se non si corregge il male e non si ripara per esso. La carità poi è lo stile e il cuore di ogni parola e di ogni gesto di chi voglia prendere sul serio il Vangelo. Nessun sacrificio, nessuna penitenza ha valore se non scaturisce dall’Amore di Dio. La divina Carità ha spinto Maria a riconsegnare il Vangelo dell’Adorazione a Dio nel Nome della Santissima Trinità e la stessa Carità deve muovere i passi dei fedeli per indicare la via della liberazione dal male. Il pellegrinaggio ha avuto un valore aggiunto proprio per il fatto che vi erano rappresentanti delle due comunità parrocchiali che insieme hanno camminato, gioito, pregato, faticato e ringraziato. Le preghiere e le celebrazioni sono state curate da don Domenico, don Gianfranco e anche da don Antonio Bevilacqua che ha desiderato unirsi come pellegrino in questi giorni.

Qui di seguito riportiamo alcune delle preghiere consegnate a Francesco, Giacinta e Lucia:

  • Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.

 

  • Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.

 

  • O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno; porta in Cielo tutte le anime, specialmente quelle più bisognose della tua misericordia

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