VASTO – Ha avuto inizio nella parrocchia di Santa Maria Maggiore di Vasto il triduo pasquale, tre giorni che ci condurranno a vivere l’essenzialità della fede cristiana: la passione, la morte e la risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Questa sera, presieduta dal parroco don Domenico Spagnoli e concelebrata con il parroco emerito don Decio D’Angelo e don Giuseppe Bianchi, c’è stata la celebrazione della Messa in Coena Domini.
Nella sua omelia il nostro parroco e assistente spirituale della Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone ha insistito sul valore profondo dell’eucarestia in un contesto di servizio, comunione e di dono. La parola d’ordine è stata “eucarestia, stile di vita”. Uomini e donne eucaristici, non si può vivere la comunione con Cristo se non si seguono i suoi passi. Don Domenico ha spiegato il significato della lavanda dei piedi di Gesù nell’ultima cena: “E’ il gesto di servizio di Gesù che per primo compie il passo di umiliarsi. La Pasqua di Gesù non viene subita ma scelta attraverso l’offerta della sua vita”. Nessuno ci costringe a fare la scelta di Gesù eucaristico “per questo dobbiamo farlo con amore volontariamente”. Da qui la grande sollecitazione del celebrante a riconsiderare il valore dell’umiltà: “Che sia la vostra vita a parlare attraverso gesti eucaristici”.
Quest’anno la lavanda dei piedi ha avuto per protagonisti dodici bambini che prossimamente riceveranno la prima comunione. Come da tradizione sono state raccolte le offerte destinate alle necessità dei più bisognosi e che saranno utilizzate durante tutto l’anno. Al termine della cerimonia liturgica ha fatto seguito la processione in chiesa e la reposizione del Santissimo Sacramento nella cappella della Sacra Spina.
E mentre hanno inizio la preghiera e l’adorazione dei fedeli pellegrini, la spoliazione dell’altare precede il grande silenzio che ci accompagnerà fino alla veglia pasquale nella notte santa.
Pino Cavuoti