Mi piace condividere la gioia di una esperienza, nella certezza che questo risultato è frutto di una combinazione di talenti che, però, diventa “grazioso” perché appunto ricco di Grazia. Se da noi è stato possibile è semplicemente perché più persone hanno deciso di dedicare il proprio tempo nella consapevolezza che c’è più gioia nel dare che nel ricevere…tutto ciò e’ possibile nella misura in cui non si lascia il parroco solo.
Anche quest’anno, dal 9 al 14 luglio, la nostra Comunità ha potuto organizzare il GREST per i bambini del catechismo; un’occasione per continuare a curare la loro formazione in estate seguendo un tema vocazionale attraverso lo stile del gioco, del canto, delle attività sempre scanditi dalla preghiera del mattino e della sera. I bambini sono accompagnati dai Giovanissimi di Azione Cattolica e da un gruppo di catechiste che riprendono il tema della giornata, sviscerandolo attraverso dei laboratori e dei giochi interattivi. La vera consolazione di questi giorni è vedere impegnati i grandi al servizio dei piccoli nel fare squadra per il Signore. Come parroco non c’è più grande soddisfazione che quella di vedere la fiducia dei genitori sostenuta dalla gioia dei collaboratori che vivono un servizio. La cornice degli incontri è quella della località Villa Ricci, in Colle delle Mandorle a Vasto, in cui il verde dei prati e la salubrità dell’aria aiutano i partecipanti a rallegrarsi della bellezza del creato. Le due parole che si incastrano nella settimana sono “Vocazione e Relazione”: ogni vita è una chiamata ad interrogarsi sul senso dei giorni e nessuna risposta si potrà mai trovare se non mettendosi in relazione: con se stessi, con gli altri e con Dio. La storia fantastica, che fa da sfondo al Grest, racchiude diverse provocazioni che vorrebbero incoraggiare – piccoli e grandi – a coltivare la responsabilità verso il futuro, il titolo infatti dell’esperienza è “Centra il futuro…perché il futuro c’entra con te”. Come parroco, cerco di introdurre il tema del giorno e di animare la preghiera sostenendo i collaboratori perché tirino fuori i più svariati talenti. Che questa semplice testimonianza, che non nasconde senz’altro la gioia, incoraggi tanti altri a tentare, nella certezza che ciò che si riesce a fare insieme, in comunione, porta la firma dell’Amore di Dio.
Don Domenico