L’Amore che muove ogni cosa

L’Amore che muove ogni cosa

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Il pomeriggio del 6 settembre, accompagnati dal nostro parroco don Domenico, siamo partiti in tanti, circa cento, di tutte le età ed impegnati nelle diverse attività parrocchiali: i bimbi e ragazzi del catechismo con alcuni genitori e le loro catechiste, i giovanissimi ed il gruppo adulti di AC, le signore di Santa Marta ed alcuni rappresentanti della Confraternita della Sacra Spina e del Coro parrocchiale: tutti insieme per ricentrare il servizio da ciascuno svolto prima di riprendere il cammino invernale.

Siamo stati ospiti della Parrocchia di San Remigio in Fara San Martino e del suo giovane parroco don Matteo Gattafoni che ha trascorso nella nostra famiglia parrocchiale gli ultimi due anni di tirocinio pastorale; con lui abbiamo goduto delle meraviglie che il Creatore ha donato a quel territorio.  Con la simpatica guida Federico, i nostri occhi hanno ammirato le sorgenti del Verde e, dopo un breve cammino, si sono mostrate a noi le meravigliose Gole di Fara San Martino, quindi siamo giunti sino al Monastero benedettino quasi interamente distrutto dalle alluvioni e ove i resti hanno evocato nella mente e nel cuore le immagini della vita monastica colma di armonia nella preghiera e nel lavoro dei suoi monaci.

Dopo una deliziosa e generosa merenda offerta dalla Comunità di Fara, siamo giunti in paese ed abbiamo visitato il Museo dei mestieri antichi scoprendo utensili e macchinari certamente sconosciuti ai più giovani.

Infine, ci siamo ritrovati nella Chiesa di San Remigio per la celebrazione eucaristica e reso grazie al Signore per l’amicizia che ci lega, rinnovando il nostro impegno nei diversi percorsi parrocchiali ma, soprattutto, ricentrando il nostro “esserci” sull’Amore di Dio.  Infatti, come ha sottolineato don Domenico, non ci muoveremmo se non ci fosse l’Amore dentro a spingerci…quando c’è questo Amore si supera tutto, si cammina insieme.

In quel momento ho ricordato tre parole che da anni risuonano nella mia mente e nel mio cuore, il motto di Azione Cattolica: PREGHIERA, AZIONE E SACRIFICIO. Il nostro don ha sottolineato che prima di riattivare le diverse attività, è bello pregare insieme perché il nostro servizio non servirà a niente se non rinnoviamo l’amore di Dio in noi, se non riscopriamo l’unica motivazione che da’ senso al nostro “servire”: io lo faccio per amore di Gesù Cristo.

E prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco all’Angelus del 12 agosto in occasione dell’Incontro con i giovani italiani, il parroco ha ripetuto anche a noi: non basta non fare il male per essere un buon cristiano, è necessario aderire al bene, fare il bene; e richiamando San Paolo, con le parole del Santo Padre, ha proseguito: “Quante persone non fanno il male ma neanche il bene e la loro vita scorre nell’indifferenza e nella tiepidezza: questo atteggiamento è contrario al Vangelo”.

In parrocchia, come nella vita, non basta fermarsi alla superficie ma bisogna essere protagonisti del bene, ognuno è colpevole del bene che non fa. Non basta non odiare bisogna perdonare, non basta non avere rancore bisogna pregare per i nemici, non basta non essere causa di divisione bisogna portare pace dove non c’è, non basta non parlare male degli altri bisogna interrompere quando sentiamo parlare male di qualcuno. Questo è fare il bene. E in ciò è anche il nostro sacrificio, vivere l’impegno oltre il proprio orizzonte, oltre il proprio “IO”, occupandoci del bene nella Misericordia e camminando nella carità.

Senza dubbio nel vissuto di questo pomeriggio ci siamo sentiti tutti amati e accompagnati, abbiamo sperimentato la Grazia di condividere in comunione l’impegno parrocchiale ed ora ciascuno potrà riprendere con rinnovato vigore il compito assegnatogli dal buon Signore.

Un GRAZIE sincero al nostro instancabile parroco don Domenico che ci ha offerto una nuova occasione di comunione, facendoci sentire FAMIGLIA.

GRAZIE al giovane parroco di Fara San Martino, don Matteo, per la cura che ha avuto per noi e la squisita accoglienza .

La Gratitudine al buon Dio la affido alle parole di don Tonino Bello:

“Grazie Signore, perché non finisci di scommettere su di noi.

Perché non ci avvilisci con le nostre inettitudini.

Perché al tuo sguardo non c’è bancarotta che tenga.

Perché, a dispetto delle letture deficitarie delle nostre contabilità, non ci fai disperare.

Anzi, ci metti nell’anima un così vivo desiderio di recupero, che già vediamo il nuovo giorno come spazio della Speranza e tempo propizio per sanare i nostri dissesti.

Spogliaci, Signore, di ogni forma di arroganza.

Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.

Donaci un futuro gravido di grazia e di luce, e di incontenibile amore per la vita.

Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo.

E la Vergine tua madre ci intenerisca il cuore. Fino alle lacrime”.

Amen

BUON “SERVIZIO” A TUTTI!

Alessandra Notaro

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