Prima di lasciarci alle spalle il tempo di Natale abbiamo accolto i Magi nel nostro presepe. Essi rappresentano tutti gli uomini e le donne di buona volontà che non sono “dei nostri”, che appartengono ad altre culture o religioni ma che hanno il coraggio di alzare lo sguardo scrutando il cielo. I Magi ricordano a tutti quanto sia necessario continuare a camminare nella notte e a farlo in compagnia (i magi sono più di uno) rischiando anche di sbagliare come accadrà a loro: pensano di trovare il nato re in una reggia a Gerusalemme ma dovranno cambiare ancora una volta prospettiva e mentalità. Sarà la sapienza della Sacra Scrittura ad offrire le coordinate più precise, a significare che insieme alla buona volontà dell’uomo e’ fondamentale la Luce della Parola perché l’incontro avvenga, perché si arrivi a credere che l’Infinito si è mostrato nel Bambino. Eppure questi stranieri continuano ad essere un modello del grande desiderio di senso e della grande sete di pace per tutti noi, anche con l’atteggiamento dell’adorazione: O si adora Dio o si finirà per adorare qualcos’altro che intasera’ il nostro cuore. A Santa Maria Maggiore, i Magi non sono arrivati solo al Presepe ma anche in presenza al termine della S. Messa a portare oro, incenso e mirra al Bambinello.
IMPARARE DAI MAGI
2024-01-07