Una celebrazione corale quella vissuta in occasione della festa della Presentazione di Gesù al Tempio. Venerdì 2 febbraio, infatti, la luce proveniva non solo dalle candele ma anche dalla presenza dei bambini e ragazzi che hanno partecipato alla S. Messa nota con il nome di “Candelora”. Nell’omelia il parroco ha consegnato due parole: memoria e luce. La memoria che ci rimanda ad una vita ricevuta da Dio e che sa riconoscere la sua mano che accompagna; la luce che vuole guidarci nelle nostre tenebre e che richiede docilità di cuore. Testimoni di questo umile esercizio spirituale sono stati senz’altro Maria e Giuseppe che, recandosi al Tempio, dimostrano di voler realizzare la loro storia in Dio, mai senza di Lui. Don Domenico poi evocando l’abbraccio tra il vecchio Simeone e il bambino Gesù, della pagina del Vangelo di Luca, ha incoraggiato gli anziani a facilitare quel racconto di vita che sostiene i più giovani nel superare le difficoltà. Memoria e luce che sostengono il cammino dei credenti in cui si rende indispensabile l’incontro tra le generazioni diverse…come in un abbraccio, quell’abbraccio nel Tempio tra Simone e il piccolo Gesù.