Carissimi,
scrivo alcune righe che al di là di ogni polemica – che non serve a nulla – vorrebbero trasformare una ferita in occasione di RIFLESSIONE E TESTIMONIANZA.
Questa mattina ho saputo che il Bambinello del Presepe preparato in Piazza Rossetti, realizzato dall’Amministrazione Comunale (che ringrazio), è stato danneggiato volutamente da un atto vandalico.
In queste occasioni è facile lasciarsi prendere dalla collera e moltiplicare i commenti sui canali social ma – se posso permettermi – gradirei che sotto queste mie righe NON SI SCRIVESSE NULLA; semplicemente ci si interrogasse nel segreto del proprio cuore. Dopo una giornata piena di incontri, di ascolto e di preparativi in vista del Te Deum, provo ad interrogarmi sul fatto, grave in sé (danneggiare un segno della nostra devozione cristiana), ma probabilmente dettato all’origine da un senso di rabbia e di vuoto che caratterizza una fetta della nostra gioventù. Forse dovremmo CHIEDERE SCUSA NOI ADULTI perché non abbiamo ancora spiegato abbastanza che quel Bambino subisce già tante violenze ogni volta che si fa del male ad un bambino, ad un fratello, ad una donna, ad un immigrato, ad un senza tetto. Ogni violenza, ogni pugnalata, ogni colpo d’arma da fuoco contro un uomo è inferto alla carne di Cristo. Forse dovremmo chiedere scusa noi adulti, perché non abbiamo ancora fatto capire che quel Gesù non fa violenza a nessuno, mentre chiede (come ogni bambino) di esistere e di essere lasciato in pace per abbracciare tutti. Forse dovremmo chiedere scusa noi adulti, perché non siamo stati capaci di annunciare che a Betlemme nasce Colui che si è fatto ultimo con gli ultimi per non lasciare indietro nessuno. Non siamo stati in grado di dire con chiarezza che Colui che nasce in una grotta conosce tutte le zone d’ombra del cuore dei giovani, tutte le loro fatiche, le loro rabbie, i loro vuoti e vorrebbe raggiungerli con il suo sguardo di amico – non giudicante – carico di amore. Nel frattempo che quel ragazzo o quella ragazza comprenda la gravità del gesto compiuto, chiedo scusa io a Gesù… SENZA RINUNCIARE PERO’ AD OFFRIRE UNA TESTIMONIANZA DIVERSA.
Conosco infatti TANTI RAGAZZI E TANTI GIOVANI DIVERSI! Io so che c’è una umanità buona che sa rispettare le idee degli altri e HO TANTA STIMA NEI GIOVANI che, negli anni del mio sacerdozio, mi hanno dimostrato di essere capaci di sacrificarsi per il bene con gioia, capaci di servizio generoso e di ripartire – anche dopo errori e litigi – con il perdono. ECCO PERCHE’ DOMANI SOGNO DI CONSEGNARE UN ALTRO BAMBINELLO a quel Presepe, in compagnia di tutti gli uomini di buona volontà che insieme ai ragazzi e ai giovani vorranno dimostrare alla Città che c’è una umanità diversa, rispettosa e cordiale che non ha paura di quel Presepe. In un momento in cui qualcuno potrebbe pensare che i giovani siano solo maleducati, distanti e sballati, mi appello affinché si possa testimoniare che c’è TANTA BONTA’ E BELLEZZA NEI CUORI DEI GIOVANI. Non cercheremo la polemica o la contrapposizione ma la pace, nel rispetto di quelle diversità che il Bambino Gesù è venuto ad accogliere. Chi vuole, può partecipare DOMANI MARTEDI’ 31/12 alla ricollocazione di un altro Bambinello in Piazza Rossetti alle ORE 11:30.
Dio ci faccia trasformare sempre il male in opportunità, percorrendo i sentieri di riconciliazione e di pace.
Don Domenico