Obiettivo: visitare uno dei luoghi che si trova sulla “Linea di San Michele” che tiene uniti i più importanti santuari dedicati all’Arcangelo, dall’Irlanda alla Palestina. È stato un viaggio lungo, ricco, fecondo e diverso dai soliti circuiti, quello portato avanti dal gruppo di pellegrini tra Mont Saint-Michel, Lisieux e Parigi. Le ore di viaggio sono state tante dall’aeroporto di Parigi prima di raggiungere l’isola dedicata Principe della corte celeste, ma lo scenario suggestivo di quelle antiche mura, delle sculture e delle sale del monastero hanno lasciato senza parole i visitatori. Tutti hanno potuto meditare sulla ricchezza della fede cristiana che lascia ancora oggi un messaggio di bellezza. Dopo aver potuto osservare il fenomeno delle maree, il gruppo si è ritirato per prepararsi al giorno successivo. Al mattino, la prima tappa è stata la visita ad una delle spiagge dello sbarco in Normandia per un momento di riflessione sull’importanza di quella operazione militare per le nostre democrazie; particolarmente sentita è stata la S. Messa celebrata da don Domenico di fronte a quel mare carico di “sacrificio”. Nel pomeriggio la protagonista è stata S. Teresa di Gesù Bambino con la sua spiritualità della “piccola via”, per cui si è dato spazio alla scoperta del Carmelo di Lisieux, in cui la monaca ha vissuto e si è donata giorno dopo giorno fino alla sua morte a 24 anni, e alla Chiesa Cattedrale che ha conosciuto gli inizi della sua formazione e vocazione. Davanti all’urna della santa carmelitana inoltre il gruppo ha potuto pregare per le famiglie, incoraggiato anche dall’esempio di Luigi e Zelia Martin – genitori di Teresa – prima coppia ad essere canonizzata in quanto sposi. Non poteva mancare, poi, nei giorni successivi, una visita guidata a Parigi alla scoperta dei suoi principali monumenti con i suoi tanti volti che ancora oggi invitano a riflettere invocando una testimonianza cristiana attrattiva e feconda. La celebrazione conclusiva del gruppo è divenuta occasione per far memoria della ricchezza del pellegrinaggio che, nel sacrificio, dona sempre gioia e pace quando si cammina nel Nome del Signore.
PS: Un grazie speciale all’accompagnatrice Virginia Muratore che ha guidato il gruppo con generosità di cuore