VASTO – Anche quest’anno la Confraternita della Sacra Spina si è preparata alle celebrazioni natalizie con un ritiro spirituale nel tempo di Avvento. Il tutto si è svolto nella chiesa di Sant’Onofrio nel pomeriggio di sabato 9 dicembre. Il tema scelto dall’assistente, “Le nozze di Cana, l’attesa della festa” , è stato declinato ponendo la Vergine Maria, come modello del Confratello. Ella è stata capace di riconoscere il vuoto degli sposi che andava colmato con il vino della gioia. Il vino segna il passaggio dall’antica alla nuova Alleanza nella consapevolezza che solo fidandoci di Gesù riusciamo a vedere i prodigi che Egli opera nel nostro quotidiano. Il nostro vuoto non può essere, insomma, riempito di altre cose vuote, solo la Parola di Dio, parola eterna, sa ricolmare di senso i giorni. In un passaggio della catechesi don Domenico, riferendosi al maestro della tavola delle nozze, ha detto: “Tutti servono prima il vino buono…quasi a dire: tutti fanno così! Tutti gli altri la pensano così. Il confratello però non può agire come tutti gli altri, deve distinguersi. Chi inizia un cammino di fede, deve anche chiedere a Dio il dono della testimonianza della gioia che non tramonta e della perseveranza, fino alla fine”. Nella seconda parte del pomeriggio i partecipanti si sono divisi in tre gruppi interrogandosi su alcune piste di riflessione: “Ci accorgiamo della novità del cristianesimo nella nostra vita? Che cosa di diverso e di nuovo porta in noi il nostro vivere nella Chiesa? Se la gioia di Dio sta nel vedere la creatura in festa, noi sappiamo gioire dei successi degli altri? Sappiamo gioire con chi gioisce?”. Il tutto si è concluso con la condivisione delle risonanze che hanno messo in luce l’utilità del confronto in queste occasioni di Grazia: i ritiri servono appunto per guardarsi negli occhi e scoprire il cammino che Dio sta realizzando in ciascuno dei Confratelli.
“Le nozze di Cana, l’attesa della Festa”
2017-12-09