VASTO – I rami secchi sono finalmente pieni di fiori di mandorlo! Nella V domenica di Quaresima abbiamo capito dove vedere Gesù, attraverso i segni portati alle radici del mandorlo: una Croce e dei Chicchi di grano. I greci nel Vangelo di oggi volevano vedere Gesù e il Maestro non si mette in posa davanti alle folle (oppure davanti ad uno smartphone) ma ci consegna una immagine: il chicco di grano. Se il chicco di grano non muore RIMANE SOLO. Gesù si dichiara apertamente: non vuole rimanere solo, non ama rimanere solo nella sua gioia, nella sua vita eterna, nella sua ricchezza d’amore! Decide di condividerla. E per fare questo deve cadere a terra non solo con l’Incarnazione in Maria ma anche con la Croce del Calvario. Gesù non vuole rimanere solo e per questo non può lasciarci soli nelle nostre fatiche! Il messaggio della domenica si esprime dunque nella COMUNIONE. Se vogliamo vedere Gesù lo dobbiamo cercare in quel chicco che non rimane solo, in quei rami che non possono rimanere secchi, in quella nobile fatica di costruire relazioni che si facciano dono. Il chicco che muore non rimane solo perché produce molti chicchi, molti frutti: per vedere Gesù occorre lavorare per la comunione, per le relazioni che costruiscono (e mai demoliscono) per tutto ciò che vada oltre il proprio IO. Chiunque si fermi al proprio io, mette sempre prima il proprio io, non si schioda dal proprio io, non guadagna ma perde. Occorre rovesciare questa logica per scoprirsi in compagnia di Gesù, quel Maestro che non vuole rimanere solo perché conosce il cuore di Dio: Dio è relazione di amore e ha creato a sua immagine l’uomo. Il dono genera vitalità, il dono di sé mostra la PROMESSA di risurrezione, il mettersi al servizio libera il cuore. Da chi imparare tutto questo? Ancora una volta il Vangelo è illuminante: chi mi vuol servire MI SEGUA. È seguendo Gesù che avrà senso il nostro servizio, è seguendo lui che impareremo che tutto ciò che facciamo deve mettere in conto la croce: fare il bene comporta qualche incomprensione. Se non vogliamo affrontare ostilità, il servizio non serve. Impariamo in questi ultimi giorni di Quaresima l’arte del dono di noi stessi a partire da ciò che abbiamo ricevuto da Dio: vita, misericordia, fiducia. Un grazie specialissimo al laboratorio d’arte che ha saputo esprimere tutta la profezia del Vangelo attraverso la fioritura dei rami di mandorlo e ai ragazzi che si sono lasciati coinvolgere, con le loro catechiste, nelle letture dei testi e delle preghiere di riferimento. In quest’ultima tappa prima della Settimana Santa lasciamoci guidare dalle parole della preghiera: “Gesù, Tu mi hai amato fino a dare la vita per me! Voglio dirti grazie! Tu hai detto: «C’è più gioia a dare che a ricevere». Aiutami a essere generoso con tutti, a saper condividere e a sperimentare che non è possibile essere felici da soli. Gesù, insegnami ad amare il prossimo come hai fatto, e fai ancora oggi Tu, amando tutti noi. Amen
Ancora un ramo che fiorisce, ancora un annuncio di speranza