VASTO – Concludere il percorso catechistico con una visita alla Riserva naturale di Punta Aderci è stata una esperienza piena di spunti spirituali. All’accoglienza, la responsabile Alessia Felizzi, ci ha illustrato il valore di una Riserva che permette oggi di apprezzare la costa come si presentava prima dell’insediamenti degli uomini. Il porto naturale di Punta Aderci, infatti, richiede l’osservazione del cuore di chi sa fare un salto indietro nel tempo e riconoscere il dovere della custodia e della ecologia per costruire un futuro per tutti. Parola d’ordine gratitudine per un dono fatto a noi gratuitamente. Subito dopo ci siamo messi in marcia con tutti i bambini e i ragazzi del catechismo accompagnati da un nutrito gruppo di genitori; la prima tappa al promontorio, per apprezzarne il panorama che nelle belle giornate permette di spaziare fino al Gran Sasso senza rinunciare mai all’affaccio sul mare; poi la discesa sulla costa con la suggestiva erosione delle rocce. A metà del cammino ho voluto fermare il gruppo per una breve considerazione sulla gratuità del dono che riceviamo nella bellezza del creato: spesso ciò che ci è donato gratuitamente può essere così prezioso da “non avere prezzo”. Proprio questa gratuità però rischia il “dis-prezzo” quando manca la sensibilità e la gratitudine; da qui il tema che risaltava dalla osservazione costante delle bellezze del parco. Come non riflettere poi sul senso del faro che segnala l’ingresso in un porto e, in passato, facilitava la comunicazione ai naviganti? Come non riflettere sul faro nella nostra vita spirituale, sulla luce necessaria per orientarci nel viaggio della vita? In tutto questo abbiamo bisogno della luce del Vangelo per raggiungere il porto sicuro della pace e della vita eterna. Abbiamo così voluto riflettere prendendoci cinque minuti di assoluto silenzio contemplando il mare e l’orizzonte e, così, al termine provare a condividere ciò che di bello avevamo gustato… “le onde diverse l’una dall’altra…il dolce rumore del mare…la pace che proviene dal silenzio” sono state alcune delle risposte dei piccoli. Sta di fatto che, conclusa la camminata nella zona del faro e mangiato un gelato insieme, è stato bello leggere nei volti dei genitori e dei figli la soddisfazione di un percorso catechistico che include la gioia del cammino condiviso nella scoperta del Dio che ci raggiunge e si dona a noi gratuitamente. Un grazie a tutte le catechiste e a fratel Dionigi che hanno portato avanti i mesi di catechesi con passione e che hanno condiviso con me la responsabilità educativa; un abbraccio caro ai genitori che non si stancano di collaborare con la parrocchia provando a continuare la loro stessa formazione permanente. Dio ci benedica
Don Domenico