Ci sono delle giornate così intense che sembrano indescrivibili per il loro carico di vita. Una di queste è il 4 settembre scorso in cui i catechisti si sono ritrovati con il parroco e il seminarista Matteo Gattafoni per la programmazione annuale presso la tenuta “Villa Ricci” in località Colle delle Mandorle. Il tutto è iniziato con un momento di festa per tre catechiste che avevano compiuto gli anni nei mesi estivi e che meritavano il canto degli auguri e il taglio della torta; subito dopo in silenzio è iniziata la preghiera di affidamento con le parole di Sant’Agostino: “…Riempi la strada con la tua luce, ti preghiamo; dirigi il nostro sguardo dove il cielo è pieno di promesse”. La prima preoccupazione è stata quella non tanto di fissare gli impegni (celebrazioni, ritiri, uscite, confessioni, laboratori) quanto quella di rimotivare sul senso del servizio. Ecco perché come brano biblico di apertura è stato offerto il cap. III della Lettera ai Colossesi e in modo particolare la lode e la gratitudine a Dio nel saperci chiamati alla santità in uno stile di dono gioioso: “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo! (Col 3,23-26). Se si intuisce che Dio si nasconde nel concreto della nostra vita e se si fa tutto per Lui, si impara a superare tutte le fatiche e le esperienze di aridità. Dopo un momento di condivisione si è passati alla fase più programmatica con in mano il calendario 2017-2018 in modo da riflettere insieme sugli impegni che vedranno coinvolti non solo i bambini e i ragazzi (dalla prima elementare alla terza media), ma anche i loro genitori nelle catechesi per adulti e percorso famiglia. Il tema che accompagnerà poi il laboratorio d’arte al servizio della liturgia in Avvento e Quaresima si ispirerà al Sinodo dei Giovani e quindi ai “Giovani come primavera della vita”. Lavorare insieme può essere più impegnativo ma è certamente più utile nella riflessione sulle strategie e più evangelico, in quanto segno di Comunione. L’incontro si è poi concluso con una densa preghiera di San Tommaso d’Aquino che riportiamo in fondo all’articolo. Sì, perché l’articolo non si può concludere già qui. Dopo questo primo momento si sono avviati i preparativi per la festa con i ragazzi che hanno partecipato al Campo Scuola estivo a Vieste. L’invito è stato allargato anche agli educatori e ai catechisti della Parrocchia e il risultato è stato davvero sorprendente. Sia perché ci si è ritrovati tutti in sintonia, sia perché al di là della pizza e del gelato, la serata è stata ricca di sorrisi e di movimento. Non sono mancati infatti i balli di gruppo guidati magistralmente dal seminarista Matteo, con i quali piccoli e grandi si sono messi in gioco e hanno saputo annunciare che esiste un modo bello di stare insieme. L’entusiasmo è esploso con la proiezione del video del campo scuola vissuto insieme in cui ripassando i temi affrontati, i luoghi visitati e le esperienze condivise ci siamo tutti ridati appuntamento in Parrocchia per il campo di semina più impegnativo che dura tutto l’anno. Davvero un momento di Grazia e una passione da custodire in vista di una parrocchia da rendere sempre più ospitale per i passi a misura dei giovani. “Ce la faremo se anche voi giovani darete il meglio di voi e non il peggio…se anche voi comincerete a mettervi in gioco per rendere la parrocchia sempre più bella!”, queste le parole del parroco che hanno incoraggiato a sperare insieme in un cammino di sequela che non spenga mai il sogno di Vita.
Preghiera di San Tommaso d’Aquino
Concedimi, o Dio misericordioso,
di desiderare con ardore ciò che tu approvi,
di ricercarlo con prudenza,
di riconoscerlo secondo verità,
di compierlo in modo perfetto, a lode e gloria del tuo nome.
Metti ordine nella mia vita,
fammi conoscere ciò che vuoi che io faccia,
concedimi di compierlo come si deve
e come è utile alla salvezza della mia anima.
Che io cammini verso di te, Signore,
seguendo una strada sicura, diritta, praticabile
e capace di condurre alla meta,
una strada che non si smarrisca
fra il benessere o fra le difficoltà.
Che io ti renda grazie quando le cose vanno bene,
e nelle avversità conservi la pazienza,
senza esaltarmi nella prosperità
e senza abbattermi nei momenti più duri.
Che io mi stanchi di ogni gioia in cui tu non sei presente,
che non desideri nulla all’infuori di te.
Ogni lavoro da compiere per te mi sia gradito, Signore,
e insopportabile senza di te ogni riposo.
Donami di rivolgere spesso il mio cuore a te,
e quando cedo alla debolezza,
fa’ che riconosca la mia colpa con dolore,
e col fermo proposito di correggermi.
Signore, mio Dio,
donami un cuore vigile, che nessun pensiero curioso
trascini lontano da te;
un cuore nobile che nessun indegno attaccamento degradi;
un cuore retto che nessuna intenzione equivoca possa sviare;
un cuore fermo che resista ad ogni avversità;
un cuore libero che nessuna passione violenta
possa soggiogare.
Concedimi, Signore mio Dio,
un’intelligenza che ti conosca,
uno zelo che ti cerchi,
una sapienza che ti trovi,
una vita che ti piaccia,
una perseveranza che ti attenda con fiducia,
e una fiducia che alla fine arrivi a possederti.