Il Vangelo oltre che essere una bella notizia è anche un racconto onesto, in cui tutte le passioni umane vengono assunte e dove persino il DUBBIO entra a far parte del cammino di fede. La terza domenica di Avvento non ha fatto mancare la sua luce visto che l’installazione artistica, che ospita i simboli delle domeniche, si è arricchita ancora di più nello sfondo di stelle brillanti che hanno fatto da corona alla LANTERNA, portata da due bambini. Il tutto è servito per significare come anche nella fatica più grande, anche nelle tenebre più insidiose, non manca mai una luce che ci raggiunge: Cristo viene a visitarci nelle nostre paure e ci chiede di fidarci anche quando tutto sembra rimanere come prima. La lanterna infatti produce una DEBOLE LUCE, quel tanto necessario per fare un passo dopo l’altro: se il buio e la solitudine ci fanno paura, sapere che qualcuno ci raggiunge nel carcere del nostro dubbio non può che infondere CORAGGIO. Gesù è Colui che chiede di fidarsi della Sua Parola che indica la Via verso la Vita. Sappiamo noi riconoscere i segni di Dio nella nostra storia? Sappiamo chiedere il coraggio necessario per superare i nostri dubbi? Oppure ci scandalizziamo se Dio non agisce secondo i nostri piani? Giovanni accoglie i segni del Messia e continua a rimanere fedele senza ritrattare la sua testimonianza, accettando che l’ATTESO deluda le sue ATTESE: il Messia dona prima la salvezza e solo dopo il giudizio, Egli si manifesta con la pazienza e la misericordia, sperando fino all’ultimo nella nostra conversione. Anche nel nostro dubbio possiamo perciò continuare a pregare e a chiedere quella luce necessaria – giorno dopo giorno – per vincere la tristezza, secondo la profezia di Isaia (Prima Lettura): “felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto”.
Don Domenico ha quindi invocato coraggio e pazienza al tempo stesso: il coraggio di chi non si piega alla logica del male e la pazienza del contadino che non dubita che il seme, assistito e custodito, porterà a suo tempo frutto. I Giovanissimi di AC, a nome di tutta la Comunità, hanno poi pregato così: “Signore Gesù concedi a noi il coraggio: il coraggio di osare, il coraggio di essere artigiani tutti i giorni, il coraggio delle nostre idee, il coraggio di riconoscere le nostre paure e di affrontarle, il coraggio di accettare anche le sconfitte della vita. Confidiamo con il tuo aiuto, Signore Gesù, di rimanere saldi nel cammino della fede. Amen.”